Che pene xxl, come conviverci!

Praticamente ogni uomo vive con ossessione la questione misure del pene, in particolare relativamente alla lunghezza dell’organo. Ma tale preoccupazione è lecita?

Le donne danno veramente peso alla grandezza? Ma soprattutto, si guarda più ai cm della circonferenza o a quelli della lunghezza?

In particolare, ci si chiede poi se sia più influente sul piacere e la soddisfazione delle donne la capacità sotto lenzuola o le dimensioni.

Se possiamo consolarvi, non sempre le dimensioni contano, o non per tutte.

Anzitutto dipende dalla fisionomia della donna, e dal livello di pretesa e aspettative che essa ha, che tendenzialmente aumenta col crescere dell’età. L’associazione italiana di sociologia stima che soprattutto dopo i 40 anni e con la maturità sessuale si tenda maggiormente a dar peso a grandezze e capacità amatorie. Che sia la maggiore esperienza e i termini di paragone, che sia la consapevolezza di sé e le maggiori aspettative, ma si è più selettivi di quando si è in giovane età.

Nella adolescenza e nella giovinezza le priorità sono altre e comunque non si ha spesso abbastanza cultura tale da dar peso a lunghezze, circonferenze e dimensioni varie.

Ma davvero la lunghezza è un indicatore di soddisfazione e l’elemento determinante di buone prestazioni e appagamento? No.

Innanzitutto perché non vale l’automatismo per cui più un pene è grande, meglio funziona. Questo perché il membro deve avere dimensioni che siano adatte all’organo atto a riceverlo. Se si considera che la vagina ha una profondità media che oscilla tra i 7 e i 12 cm, si può comprendere che un abnorme pene di 30 cm mal si adatta alla cavità femminile.

Si deduce che un pene eretto troppo lungo, che raggiunge dimensioni di circa 20 cm, potrebbe essere non ben tollerato dalla partner e l’uomo dovrebbe essere più accurato nel suo uso…fare attenzione a non affondare troppo e essere più cauto nelle spinte.

Curiosità dal mondo?

Pare che il pene più lungo mai misurato, avesse delle dimensioni di 34, 5 cm circa…che a livello visivo equivale più o meno a una bottiglia da 1, 5 l.

Un caso ancora più limite è quello del signor Cabrera, messicano di 54 anni che si è vista riconoscere lo status di disabile a causa del suo sproporzionato pene lungo oltre 40 cm. Questa sorta di malformazione gli ha compromesso infatti non solo la vita intima ma anche quella professionale e la normalità di gesti quotidiani.

Per contro un pene troppo corto potrebbe creare disagi nella coppia e non garantire soddisfazione, anche perché non consentirebbe di provare determinate posizioni e raggiungere pareti e punti cruciali di stimolazione.

A parte i casi limite in eccesso o in difetto, rispetto alla lunghezza del membro, spesso e volentieri a essere determinate è piuttosto la circonferenza.

Un pene corto ma abbastanza largo potrebbe facilmente essere più stimolante, soddisfacente e gradito rispetto a un pene lungo ma sottile.

Uno studio Californiano ad esempio rileva che in particolare negli incontri fugaci tra amanti di una notte, la dimensione conta eccome, ma le donne si concentrano sulla circonferenza piuttosto che sulla lunghezza. Anche perché dal punto di vista anatomico la maggior parte delle terminazioni nervose nel corpo femminile, si trovano nella parte esterna…clitoride in primis, piuttosto nella cavità vaginale. In effetti anche a livello orgasmico, oltre il 70% delle donne prova il massimo del piacere con la stimolazione clitoridea anziché con la penetrazione.

Perciò il contatto più profondo non deriva dai cm in lunghezza, bensì da quanto esso è grosso e penetrante.

Ci si preoccupa sempre delle dimensioni troppo piccole, ma non bisogna sottovalutare il problema inverso, cioè quando le misure sono oltre. Ci sono uomini e di riflesso anche donne, che vivono con disagio il fatto di un pene troppo grande, troppo grosso. Sebbene il detto “melius abundare quam deficere” ,non è scontato che un grande pene faccia la felicità di ogni donna.

Anzi.

Si potrebbe rischiare infatti la propria incolumità o quella del partner, non è un’esagerazione e nemmeno uno scherzo.

Oltre i disagi tecnici anche solo nella ricerca di preservativi adatti, dato che un normale condom potrebbe essere scomodo e facilmente lesionabile con alto rischio rottura. Primo problema, la reperibilità di preservativi ultrasize,

Problema più grave quello di doversi infilare in un canale troppo piccolo, stretto o corto rispetto alla grandezza del membro.

Forti rischi di cistite, microlesioni e sanguinamenti, dolori nell’apparato vaginale….vade retro poi ai rapporti anali, troppo difficili, troppo invasivi e molto poco graditi, trasformano un organo di piacere in un mostro da temere.

Allora gli incontri galanti si trasformano in momenti di imbarazzo ma anche in occasioni da cui fuggire per paura di soffrire,

Non si risolve poi ricorrendo al sesso orale. Rischio soffocamento, mandibole e mascelle sofferenti non permettono di vivere gioiosamente le pratiche intime.

Senza considerare le difficoltà nello sperimentare nuove e differenti posizioni, spesso e volentieri chi deve convivere con un pene esagerato, è costretto a ripiegare su una o poche più posture acrobatiche…in quanto molte partner di uomini superdotati lamentano dolori e fastidi persistenti nel tentativo di nuove e differenti posizioni.

Non bisogna però scoraggiarsi! Innanzitutto pensate a quanta invidia da parte dell’universo maschile che tanto brama per avere un pene super o almeno più grande di quel che si possiede, ma anche da parte delle donne che ambiscono sempre a uomini ben equipaggiati.

Quindi, piuttosto che lamentarsi o vivere con preoccupazione la generosità che madre natura ha offerto, approfittate di tale “Privilegio”. Utile però seguire alcuni pratici consigli, così da evitare spiacevoli inconvenienti e godersi invece il divertimento e il massimo godimento. Le soluzioni spesso passano oltre che per la lubrificazione, per la scelta di posizioni, movimenti e tecniche più adatte al pene in questione .

In generale se il pene è troppo grosso è sicuramente suggeribile ricorrere a lubrificanti che favoriscano lo scivolamento e l’ingresso e riducano l’attrito e lo sfregamento.

Tendenzialmente meglio che la donna stia sopra, a condurre il gioco secondo il proprio gradimento e ponendo essa stessa dei limiti.

Certamente da evitare la posizione a pecorina, quando lei lamenta dolori, che invece comporta una penetrazione più profonda, pertanto dolorosa nel caso di dimensioni magnum.

Una posizione consigliata prevede che i partner siano entrambi in piedi, uno poggiato spalle al muro e l’altro di fronte. Normalmente poco gradita perché non permette una penetrazione totale e particolarmente profonda, risulta perfetta in caso di peni troppo ingombranti.

C’è poi la mossa del “granchio” per la quale sono però necessarie anche doti atletiche e flessibilità di movimento.

Prestanza fisica e una buona dose di allenamento garantiscono il massimo piacere con il massimo tatto e senza inconvenienti dovuti alle dimensioni. Seduti frontalmente, gambe strette intorno al corpo altrui reciprocamente, braccia distese dietro e mani a poggiarsi, con movimenti simili a un piccolo squat…il tuo lui potrà penetrare senza andare troppo in profondità.

Stiamo analizzando il caso in cui a disturbare sia principalmente la lunghezza, ma cosa fare quando l’impiccio è un membro “spaventosamente” grosso? Dato che gli specialisti riferiscono che a livello fisico anatomico nulla si possa fare per ridurre la dimensione, come si corre ai ripari?

Appurato che il problema all’atto della penetrazione non derivi da un blocco della lei, che non vi siano impedimenti di natura intima o psicologica, fondamentale è un consulto dal sessuologo e/o dall’andrologo. Certamente l’esperienza, la sperimentazione diretta accompagnata da una buona dose di pazienza e complicità, aiuta a vivere meglio questo inconveniente. C’è chi sostiene, per esperienza diretta, che influisce molto anche la frequenza dei rapporti, tale che l’elasticità della vagina stimolata costantemente, risponda nel tempo , preparandosi sempre meglio ad accogliere il pene, anche oversize.

Che dire allora se non buon allenamento, vai di costanza e giornaliera sessione, del resto l’esperienza insegna che più si pratica, più anche il corpo reagisce positivamente agli stimoli e più è in grado di sopportare anche stimoli e input inizialmente fastidiosi e dolorosi, così come nello sport…anche nel sesso.

Foto di: Charles ??