Il Covid e il Sesso, come le persone vivono la passione in tempo di pandemia

Covid, sesso e “Zona rossa”…un lockdown di passione a “luci rosse”

La pandemia globale che stiamo vivendo ci ha cambiato profondamente, mutando abitudini, limitando libertà, riducendo al massimo le occasioni di incontro, distanziandoci fisicamente…segnandoci significativamente dal punto di vista emotivo e spirituale.

Ma ci insegna anche a guardarci dentro, a convivere di più con noi stessi, ci spinge a conoscerci meglio e a sperimentare, e poi ci avvicina al web, al digitale.

Costringendoci a utilizzare tecnologie e modalità finora poco utilizzate dai più!

Ne è un esempio la spesa online, l’utilizzo di piattaforme social e streaming…e così anche le competenze e le routine quotidiane si rinnovano e si differenziano!

Questo isolamento e il confinamento ci spinge a modi e ragioni per evadere, ci sprona a cercare altre soddisfazioni e piaceri, ci incrementa la voglia di contatti umani e di esperienze memorabili, anche solo tra le mura domestiche.

Si segnale infatti l’ enorme impatto di questo lockdown anche in campo relazionale e ancor più sul fronte della sfera sessuale…sotto diversi aspetti.

Alcune cose abbiamo imparato, semmai non le sapessimo già: che non ci piace stare soli, che abbiamo bisogno di divertirci e di sfogarci e quindi che cerchiamo piacere e appagamento, tanto più in un periodo così a lungo drammatico, angosciante e sacrificante per tutti!

Ecco forse spiegato il motivo per cui nonostante le ansie e le paure legate al Covid (sia sanitarie che economiche) nelle fasi più acute dei lockdown il virus ha scatenato l’interesse degli italiani a ritagliarsi uno spazio per i momenti d’intimità sotto le lenzuola.

Qualche dato per capire meglio cosa è successo

In questo modo sono impennate le vendite dei preservativi (che hanno registrato un oltre +45%) e data la difficoltà per molte coppie e amanti a potersi vedere fisicamente dal vivo, è schizzato ancor più l’acquisto di gadget erotici, eccitanti e personali sexy toys di autoimpiego.

Serva a pensare il fatto che la percentuale d’intenzione all’acquisto dei vibratori ha registrato un +161,6%, seguiti dai giochi erotici per lui +136,6% dildo per lei 71,5%; infine i lubrificanti, intorno al 43,8%.

Tra marzo e maggio boom di vendite nel settore, e allargamento del bacino d’utenza soprattutto grazie all’utilizzo del web, degli store online cui si sono avvicinati anche i non habitué della materia.

Forse spinti dalla noia della reclusione e dalla curiosità, acquisiti nuovi utenti della rete che sino a allora non avevano avuto occasione di approcciarsi al digitale e agli e-commerce, ma nemmeno pensato di frequentare sexyshop o negozi fisici specializzati.

L’acquisto online in effetti aggira quei tabù sociali della vergogna, dell’imbarazzo e della perversione.

Comprare sul web vibratori, preservativi, lubrificanti, dildo semplicemente con un clic e una prepagata, senza doversi recare in farmacia o al sexy shop, ricevendo dunque un semplice pacco consegna a domicilio, garantisce la piena discrezione dall’inibizione e rende tutto molto più fruibile.

Nonostante le chiusure dei negozi, nonostante un generalizzato calo del desiderio e delle occasioni di incontri sessuali e sebbene le diminuite risorse economiche per tutto il 2020, “l’industria del sesso” pare essere stata quella ad aver patito meno , rispetto a altri settori, il tracollo causato dalla pandemia.

E’ vero anche che con la crisi economica e sociale legata alla all’emergenza Covid, anche la modalità di fare sesso è cambiata

Poiché vivere la propria sessualità per chi non ha un partner stabile è diventato estremamente difficile.

Soprattutto peri single nella fase di lockdown si è registrata una stabilità delle attività sessuali praticabili in autonomia, come la masturbazione (62% prima, 60% durante) e la visione di materiale pornografico (38% prima, 37% durante) a dispetto del crollo drastico di quelle che prevedono il contatto fisico che invece svettavano nella fase pre-quarantena, tra queste:

  • Baci: 63% prima, 8% durante
  • Il Sesso vaginale: 59% prima, 8% durante
  • Il Sesso orale: 48% prima, 4% durante
  • Il Sesso anale: 21% prima, 4% durante

Così di necessità virtù, non pochi spinti dal bisogno, si sono adattati al virtuale, trovando nella rete tante e nuove opportunità di “distrarsi” e tanti altri creandosi addirittura occasioni di guadagno.

Il successo di Onlyfans in fase di pandemia.

Tra i più disinibiti, c’è chi ha dovuto a causa della perdita del lavoro reinventarsi trovando nella rete una vera possibilità di introito, come per esempio Marcus Rush (nome d’arte) che armandosi di creatività e costanza con il suo OnlyFans attivo già dal 2016 ha raggiunto di recente un enorme successo (durante il lockdown infatti è stato boom di sottoscrizioni e ricavi a 4 zeri).

Il social network senza censure permette infatti lauti guadagni grazie a esibizioni e contenuti video in web; così anche se prima della pandemia, non c’era molta concorrenza e la stessa OnlyFan non era molto conosciuta (aveva circa 70.000 creatori di contenuti) la situazione attuale ha spinto molte persone a lanciarsi in questa industria e OnlyFan ha invece già superato i 450.000 creatori e 40 milioni di utenti !

E’ forse il caso di dire che la tristezza generata dalle condizioni che viviamo, la lontananza fisica e la solitudine hanno favorito l’incremento sia del sex digital che delle vendite online di accessori e giochi erotici!

Un lockdown di passione a luci rosse insomma!

Photo by Julian Wan on Unsplash